Realizzazioni

Galleria Sabauda

Ceramiche Lenci
Collezione Giuseppe e Gabriella Ferrero

Questa nuovo allestimento permanente nella storia dei Musei Reali è stato reso possibile dalla generosa donazione dei signori Giuseppe e Gabriella Ferrero che, con le figlie Silvia e Paola, hanno voluto incrementare il patrimonio culturale pubblico della Città con 132 opere ideate da diciassette artisti attivi per la manifattura Lenci, nella sua fase più creativa, tra il 1928 e il 1936.

La manifattura Lenci appartiene alla cultura della Torino tra le due guerre e a quel decennio cruciale in cui lo sviluppo della fabbrica fordista si confronta con la città della merceologia di lusso, della moda e dell’arredamento d’avanguardia, in una fase di grande vitalità e di tensione civile, con radicali mutamenti urbanistici e il sorgere di nuove vocazioni, dall’editoria, al cinema, alla moda, alle telecomunicazioni.

La collezione Ferrero è composta per due terzi da piccole sculture e per un terzo da oggetti d’uso comune, vasi, ciotole, scatole, lampade, posacenere, candelieri e set da scrivania. Il percorso è articolato in dieci temi che rendono omaggio alla varietà di soggetti e storie esplorati dai creatori della Lenci: la donna moderna, la donna ideale, la donna reale, il tempo e le stagioni, innamorati, scene di vita, miti e storie, il mondo nel vaso, la fiaba e le maschere, animali.

La storia della Lenci inizia nel 1919, quando i coniugi Elena König ed Enrico Scavini fondano a Torino la fabbrica con l’obiettivo di dar vita a una produzione di giocattoli, bambole, confezioni, articoli di vestiario e arredamenti per la casa. La scelta di avviare una nuova produzione di statuette in terraglia smaltata si affaccia con l’Esposizione Internazionale di Parigi del 1925 dedicata alle arti decorative, che sancisce i caratteri di ciò che da allora viene definito lo Stile 1925, poi Art Déco.

La scelta degli Scavini risponde alla più ampia esemplificazione delle tipologie, con l’obiettivo di creare un repertorio di oggetti eleganti, adatti a un pubblico borghese dal gusto cosmopolita e moderno, con uno stile che sperimenta una morbida fusione di temi giocosi e ironici, in cui è maestro Mario Sturani; ma anche scene di vita contadina e popolare, in cui primeggiano i coniugi Ines e Giovanni Grande; nudi arcaici e modernissimi come quelli di Gigi Chessa, dal 1929 nel Gruppo dei Sei di Torino; soggetti naturalistici sulle orme degli animalier francesi, modellati da Felice Tosalli; ninfe e principesse delle favole di Nillo Beltrami, Abele Jacopi, Claudia Formica e Sandro Vacchetti, fino all’interpretazione scanzonata della donna moderna di Elena König Scavini e di Abele Jacopi.

Nel nuovo allestimento, realizzato grazie al sostegno e alla collaborazione dei signori Ferrero e al contributo organizzativo della Consulta, le ceramiche dialogano con una selezione di pitture e di sculture della collezione del Novecento della Galleria Sabauda.

colophon

Progetto scientifico
Enrica Pagella, con il coordinamento di Annamaria Bava, Sofia Villano per i Musei Reali, Angela Griseri, Mario Verdun e Davide Zannotti per Consulta, Laura Marino

Progetto dell’allestimento
Loredana Iacopino con Silvia Bellomo

Progetto grafico
Leandro Agostini

Slideshow
Alessandro Uccelli

Allestimenti
Paschetto Mobili; Vibel; il Bagatto Restauro; Intertec

Illuminazione
Nemo srl; MIT srl

Installazione opere
Arteria srl; MI-AL-MA di Giovanni Monfardini

Campagna fotografica
Bruna Biamino; Antonio La Grotta

Coordinamento tecnico organizzativo
Angela Griseri, Mario Verdun, Davide Zannotti, Consulta

Ufficio Stampa
Barbara Tuzzolino, Musei Reali; Maria Cristina Lisbona, Consulta