Eventi, Restauro

Avviato il cantiere, i lavori si concluderanno in primavera
C’è un elemento che aiuta a distinguere le chiese “gemelle” di Santa Cristina e di San Carlo Borromeo: è il Campanile che, affiancato a quest’ultima dal Settecento, spezza la simmetria di questa classica “quinta teatrale” di piazza San Carlo. Presenza ineludibile del centro storico torinese, da tempo il Campanile mostrava l’esigenza di una revisione delle superfici intonacate e del restauro delle decorazioni.
Un esame dettagliato ha messo in luce lo stato dell’arte: diffuse alterazioni della pellicola pittorica, esfoliazioni ed efflorescenze saline, rigonfiamenti dell’intonaco, piccoli distacchi di elementi decorativi. Su tutto, una generale patina di sporco, causata da smog e agenti atmosferici.
Finanziato con fondi del Mibact e di Consulta, l’intervento conservativo è stato affidato allo Studio DeArch di Torino. Ora, dopo una serie di rinvii collegati all’emergenza pandemica, il cantiere è finalmente attivo e oltre al Campanile interesserà il lato della chiesa che affaccia su via Roma. Preceduti da saggi stratigrafici sulle finiture pittoriche, i lavori si concentrano sulle superfici, ma includono anche il ripasso di faldalerie, converse e coperture in metallo e pietra. La ritinteggiatura avverrà nel rispetto delle cromie antiche. La conclusione è prevista per la primavera del 2021.