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La Consulta di Torino e i giovani: il lavoro di valorizzazione del patrimonio storico-artistico svolto a favore degli studenti è ormai una costante nelle attività del sodalizio. Inaugurati nel 2011, i Progetti Didattici si sono rivelati un ottimo strumento per mettere in contatto nuove generazioni e musei cittadini, ma anche un modo pratico per imparare che il mondo della cultura può essere divertente, appassionante, persino sorprendente. E che può diventare la strada su cui orientare il proprio futuro.
Su questa linea è nato “Porta, Castello, Residenza, Museo. Raccontami Palazzo Madama”, terzo Progetto Didattico della Consulta che, partito in febbraio, si svilupperà lungo tutto l’arco della primavera e avrà come traguardo una “summer school” di dieci giorni presso Palazzo Madama, tra il 13 e il 23 giugno.
Rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Torino e provincia, il progetto coinvolge 6 classi del terzo-quarto anno, chiamate a misurarsi sul tema della narrazione del Palazzo e delle sue collezioni. Collezioni che, per vastità e ampiezza cronologica, rappresentano quasi un viaggio nell’intera storia artistica e culturale della città. Guidati dai responsabili dei Servizi Educativi di Palazzo Madama, i ragazzi proprio in questi mesi stanno visitando il Museo, ne ammirano le opere, apprendono storie e vicende ad esse collegate. Conclusa questa prima fase proporranno, divisi in gruppi di 5-6 persone, il loro racconto, che prenderà vita grazie a tecniche e a linguaggi diversi: dall’elaborato tradizionale al docu-film, dal fumetto alla canzone, che sono solo alcuni dei tanti possibili esempi.
A maggio una giuria composta da membri della Consulta e del Museo sarà chiamata a valutare i materiali e a scegliere i primi tre gruppi classificati. Saranno loro, in tutto circa 15-20 ragazzi, gli ospiti della “summer school”, nuova esperienza che Palazzo Madama ha ideato sul modello dei campus proposti dalle grandi istituzioni museali americane. Intitolato “Inspiring future leaders”, l’intero progetto ha dunque l’ambizione di essere qualcosa di più di uno stage o di un tirocinio formativo; l’ambizione è piuttosto quella di far crescere dei giovani talenti, sviluppando in loro la creatività e la consapevolezza delle proprie capacità. Davvero una bella sfida.