Restauro
Una visione inaspettata, folgorante. La Madonna dell’Annunciazione, che a partire da questa settimana si può ammirare – splendidamente restaurata – nella Chiesa dell’Annunziata di Chieri, è un perfetto esempio di ciò che il mondo invidia all’Italia: il fatto di essere un luogo in cui basta girare un angolo di strada per incrociare inestimabili tesori d’arte.
Collocato in un angolo quasi appartato della città, questo sorprendente dipinto murale ad olio, realizzato nel 1469 dal pittore fiammingo Gillio di Gand, costituisce una testimonianza dal grande valore artistico e storico, ma anche il possibile punto di partenza di un nuovo percorso sul Rinascimento in Piemonte. Il restauro, coordinato dalla Soprintendenza e sostenuto dalla Consulta di Torino, ha rappresentato dunque un momento molto importante, destinato ad aprire nuovi filoni di ricerca in differenti direzioni.
Lo hanno ben sottolineato, all’inaugurazione ufficiale di lunedì 26 settembre, la restauratrice Roberta Bianchi e la storica dell’arte Paola Nicita, che per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Torino hanno condotto la direzione scientifica dell’intervento.
“Quest’opera è stata definita ‘una miniatura su muro’ – ha spiegato Roberta Bianchi ai soci della Consulta intervenuti all’evento – perché l’artista era conosciuto soprattutto per lavori di piccole dimensioni. All’epoca dobbiamo immaginare il dipinto brillantissimo, grazie alle lamine di stagno applicate sull’intonaco per simulare la preziosità dell’argento e dell’oro; e un analogo effetto doveva far risaltare i broccati delle vesti. Purtroppo la tecnica esecutiva, rara e maggiormente deperibile rispetto all’affresco, è anche il motivo per cui tali particolari sono andati perduti”.
In ogni caso il capolavoro murale, sistemato in una luminosa posizione sopra l’altare maggiore, oggi si mostra magnifico nella solennità delle figure e con i suoi colori ritrovati. Esso resta probabilmente una testimonianza unica delle opere fiamminghe anticamente presenti a Chieri, centro legato alla cultura artistica del nord Europa, attraverso rapporti ancora tutti da indagare.
Tenutasi in anteprima per Consulta, l’inaugurazione del restauro è stata seguita da un evento organizzato dalla Fondazione Renzo Giubergia. I Soci della Consulta sono stati ospiti nelle Sale delle Meraviglie di Palazzo Grosso a Riva di Chieri, dove un light dinner ha preceduto un concerto di giovani musicisti, tra cui diversi vincitori di borse di studio dell’Associazione De Sono. Intitolato “In Tono Popolare” il programma ha presentato brani di De Falla, Schumann, Dvorak, Ravel e Beethoven. Tocco sicuro, notevole intensità esecutiva, virtuosismo da professionisti: facile prevedere una carriera di successo a tutti gli interpreti, festeggiati con applausi lunghi e sinceri.